Sony BMG fa causa al suo software DRM

drmIl motivo per cui non diventerò mai ricco non è solo perché sono disgustosamente e vergognosamente onesto, ma soprattutto per la pessima abitudine di pagare quando perdo. I miliardari e le grandi corporation invece agiscono in modo radicalmente diverso: ogni occasione è buona per fare soldi, anche e soprattutto una sconfitta. In questo caso la Sony BMG dopo le figuracce che ha fatto in tutto il mondo con i suoi software DRM (Digital Right Management) ha fatto causa alla SunnComm (The Amergence Group) produttrice dell’applicativo MediaMax per negligenza e pratiche economiche sleali chiedendo 12 milioni di dollari per risarcimento danni.

La Sony BGM aveva incluso in alcuni CD il software anticopia MediaMax della SunnComm nel tentativo di limitare il numero delle copie. Il problema è sorto quando alcuni utenti si sono accorti che il programma creava una directory che potenzialmente apriva le porte agli hacker (che non aspettano altro che svergognare questo tipo di applicativi). Questa falla di MediaMax è stata scoperta giusto nel momento in cui la Sony BGM era nell’occhio del ciclone sempre per un software DRM. In questo caso si trattava dell’XCO della First4Internet che installava rootkits nei sistemi all’insaputa degli utilizzatori. Il rootkit è anche una delle forme più evolute di virus e tra le più seccanti in quanto gira ad un livello molto basso del sistema dove non può essere intercettato dagli antivirus (pensate un po’ agli aerei che volano a bassa quota per evitare l’occhio dei radar;). Gli hacker hanno trovato nella tecnologia XPC un terreno molto fertile per scatenare i loro strumenti d’infezione e alcuni utenti che hanno provato a rimuovere il rootkit hanno avuto anche la piacevole sorpresa di vedere il proprio lettore CD passare a miglior vita. Insomma la Sony BGM doveva essere proprio furiosa per la pessima figura e con qualcuno doveva prendersela e farsi in qualche modo risarcire i danni “morali”. Proprio in quel momento passava da quelle parti una piccola software house di Phoenix.. 😉

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