In America si sta cercando di usare due innovativi software in grado di rappresentare una difesa importante contro quella che sembra essersi ormai caratterizzata come una patologia in rapida diffusione in tutto il mondo: l’influenza suina. Il virus è stato rintracciato ormai un po’ dappertutto e anche nel nostro Paese si sono avuti i primi casi di persone contagiate, anche se ormai guarite o in via di guarigione. In America, dove il pericolo è sentito con maggiore pressione, le autorità sanitarie hanno interpellato il Ndssl (Network Dynamics and Simulation Science Laboratory).
Si tratta di un laboratorio specializzato nel simulare ed analizzare sistemi sociali e biologici. Tutto questo è stato effettuato con l’obiettivo di avere un’idea chiara sulla diffusione dell’influenza e soprattutto per capire quali sono le reazioni delle persone, in modo da cercare di arginare lo sviluppo della malattia. Il Ndssl è in grado di simulare la situazione negli Stati Uniti per mezzo dell’utilizzo di due programmi: Simfrastructure e Simdemics.
A tal fine vengono usati otto computer all’insegna dell’innovazione tecnologica, per un totale di 1200 processori, 200 Gbyte di memoria e circa 1 Pbyte di spazio di archiviazione. Grazie ai dati forniti da queso apparato tecnologico il Ministero della Salute in America riuscirà a comprendere quali metodi applicare per cercare di contenere la diffusione dell’influenza suina.
L’aspetto più interessante dell’utilizzo dei due innovativi software sta nel fatto che essi sono in grado di fornire un prospetto chiaro non solo riguardante la diffusione della malattia, ma anche l’impatto sociale sulla popolazione, ossia come le persone si comportano in una situazione potenzialmente grave come questa creata dalla diffusione del virus.