Social network: un conflitto dietro l’attacco a Twitter

Twitter Denial of Service
Sembrerebbe un’operazione finemente realizzata da un gruppo di hacker, quella che ha visto protagonista il sito di microblogging, con il precisissimo scopo di censurare un blogger dell’Abkhazia.

Si sta gradualmente trasformando in un caso di politica internazionale quello che fino a pochi giorni fa era considerata solo una dimostrazione effettuata da un gruppo di hacker che, attraverso una propria rete dislocata su tutto il territorio globale, ha mandato letteralmente in tilt i server Twitter ed ha rallentato Facebook e LiveJournal.
 
Secondo Max Kelly, responsabile della sicurezza Facebook, l’attacco era principalmente diretto ad un unico utente presente nei maggiori siti di comunicazione globale con l’obiettivo di non far sentire la sua voce. L’utente Cyxymu, questo il suo nickname, trova nel suo profilo Twitter la massima espressione delle proprie idee.
 
Anche l’organizzazione no profit Racket Clearing House, specializzata nel monitoraggio della rete, conferma l’ipotesi del Kelly. Sono state infatti intercettate milioni di e-mail spam nelle quali era inserito un link ai vari profili del blogger, incitando pertanto gli utenti a cliccare sul collegamento. Tali connessioni simultanee hanno sovraccaricato i sistemi.
 
Tale attacco, conosciuto con il nome di Denial of Service, sovraccarica di richieste il server, il quale va in crash. E’ certamente uno degli attacchi più tipici in quanto consente, attraverso l’aiuto indiretto di milioni di utenti ignari, di colpire un qualsiasi servizio informatico senza essere rintracciati in maniera semplice e veloce.

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