I social network hanno cambiato il modo in cui gli individui interagiscono. Le relazioni umane assumono caratteristiche particolari per mezzo delle reti sociali. Proprio di questo si è occupata un’indagine portata avanti da Swg e che porta il nome di “Diario aperto 2009”.
Le reti sociali vengono sempre di più utilizzate per mettere in atto la passione politica, per ripensare in modo nuovo la propria professione e per trovare nuovi amici e amori. La ricerca ha coinvolto più di 1.300 Italiani, che frequentano con regolarità il web. Ne è emerso che è possibile suddividere gli internauti che utilizzano i social network in tre gruppi fondamentali.
Il primo di questi gruppi comprende i cosiddetti “net – politicizzati”, che rappresentano il 22% di coloro che sono dediti all’uso delle reti sociali. Essi sostengono che i social network rappresentano un valido aiuto nello svolgimento della loro attività politica, estendendo il loro campo d’influenza anche in altre città. In generale il gruppo comprende lavoratori del settore pubblico che risiedono nel Centro o nel Sud del nostro Paese.
La seconda categoria è costituita dai “lavoratori digitali”, che abitano prevalentemente nel Nord – Est dell’Italia e rappresentano il 14% di coloro che si servono dei social network. Essi affermano che le reti sociali sono un mezzo utile per mettere in mostra le proprie competenze professionali e per rendere più solidi i personali rapporti di lavoro.
L’ultimo gruppo è composto dai “cercatori di amici”. Si tratta soprattutto di donne che costituiscono il 19% degli utenti dei social network, che tende ad usarli come rimedio contro la solitudine, per cercare nuovi amici o per continuare a restare in contatto con i conoscenti.