Social network che aiutano il fisco

social networkI social network sono usati da un grande numero di utenti, che con facilità e disinvoltura immettono nelle reti sociali molte informazioni anche personali. Eppure bisogna stare attenti a ciò che si racconta di sé sul web, perché si deve comunque riflettere sul fatto che le informazioni diventano a disposizione di tutti.

I dati personali sui social network diventano di dominio pubblico anche per il fisco, che, come è accaduto in alcuni casi negli Stati Uniti, è riuscito proprio grazie alla rete a scovare chi portava avanti irregolarità fiscali. Le tracce fornite involontariamente sui social network possono rivelarsi un elemento a svantaggio di chi intende evadere le tasse. 
 

Il Wall Street Journal racconta di un uomo del Minnesota, che era sospettato di essere un evasore fiscale e che è stato rintracciato dalle autorità proprio perché aveva riferito su MySpace di avere intenzione di fare ritorno nella sua città d’origine per intraprendere la carriera di agente immobiliare. L’uomo aveva fornito sul social network anche il nome del suo datore di lavoro: l’intervento del fisco in questo caso è stato molto semplice da effettuarsi. 
 

Un altro caso simile è avvenuto in Nebraska, dove il fisco è riuscito a far pagare 2.000 dollari ad un dj che aveva pubblicato su MySpace informazioni personali che raccontavano di un suo lavoro prestato presso un party di grandi dimensioni. L’uomo ovviamente non aveva pagato niente in termini di tasse sul ricavato dal suo lavoro. 
 

Se da molti può essere visto come un’invasione della privacy, il fenomeno del fisco che svolge le sue indagini on line almeno negli Stati Uniti non sembra dunque limitato a un singolo caso, ma è indice di una nuova tendenza che solo i social network sono in grado di attivare.

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