[galleria id=”113″]Come aveva detto Apple a varie riprese, lo sviluppo del nuovo sistema operativo Snow Leopard procede senza sbalzi nè scossoni, e non propone nessun grosso cambiamento all’interfaccia nè troppe nuove funzioni.
Infatti gran parte del lavoro sta avvenendo per così dire “sotto al cofano”, dove gli ingegneri del software di Cupertino stanno lavorando alacremente per portare all’utente definitivo un sistema operativo più scattante e potente. Ad esaminare le prestazioni della nuova versione beta per gli sviluppatori, infatti, si nota subito che quasi tutte le applicazioni occupano meno spazio sull’HD, e dovrebbero anche consumare meno memoria e CPU. Quasi tutte sono state riscritte in Cocoa, ormai il linguaggio favorito per produrre applicazioni all’interno di OS X. Abbandonata poi la compatibilità con i vecchi processori Power PC, ora tutto quanto potrà girare a 64 bit sfruttando le nuove tecnologie, anche se dagli screenshot si nota un box di selezione che costringe i processi a girare a 32 bit.
Alcune feature particolarmente interessanti anche se non proprio rivoluzionarie notate nella build per gli sviluppatori:
- La voce Put Back nel menu del cestino, che rimanda i file cancellati ai folder originali.
- Stacks rinnovate, che permettono di navigare all’interno dell’interfaccia trasclucida le cartelle nidificate.
- Interfaccia per creare e modificare le scorciatoie da tastiera rinnovata.
- Quicktime integra tutte le funzioni di Quicktime Pro.
Purtroppo è ancora incerta la data di rilascio, ma qualcuno azzarda che i milioni di utenti Apple potranno mettere le mani su Snow Leopard a metà anno.