Gli short message service costano troppo in Italia e così l’Autorità garante delle comunicazioni ha deciso di prendere provvedimenti in merito.
L’Agcom ha appena stabilito la necessità di imporre un tetto al prezzo massimo degli sms. Prima di procedere però sarà utile ascoltare il parere degli operatori telefonici, uniti nella protesta attraverso la propria associazione di categoria Assotelecomunicazioni, che ritengono la manovra non giustificata dallo stato delle offerte.
Recenti norme europee hanno imposto un prezzo di circa 13,2 centesimi per messaggi tra i paesi dell’Unione Europea, mentre in Italia il prezzo medio è ancora di 15 centesimi. Attualmente è quindi più dispendioso, per un utente italiano, spedire un sms ad un connazionale rispetto che ad un utente europeo.
L’Authority è determinata a porre fine a quest’anomalia che penalizza fortemente l’utenza italiana. L’obiettivo principale è quello di ridurre il prezzo per ogni singolo messaggio di testo. Il costo non dovrebbe superare i 12 o 13 centesimi come peraltro richiesto dalle diverse associazioni dei consumatori.
Le compagnie telefoniche si difendono grazie alla presenza di numerose offerte che permettono di avere un netto risparmio proprio sui messaggi testuali. Secondo le numerose associazioni però, tali offerte non sono sempre facilmente visionabili, oltre al fatto che molte volte ad un servizio più economico corrispondo servizi rincarati.
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