Recentemente ho scritto un articolo su alcune ottime distribuzioni meno popolari rispetto ai soliti grandi nomi, e ho volutamente lasciato fuori quella di cui invece parlerò oggi. Non perchè non fosse valida, tutt’altro: semplicemente non ero certo delle sorti del suo sviluppo.
In effetti SimplyMEPIS è il progetto di un solo uomo, Warren Woodford, che per lunghi mesi è stato occupato in altre vicende professionali e ha dovuto congelare lo sviluppo della nuova versione del suo sistema operativo. Del resto, anche se non si deve dividere fra mille sviluppatori, il guadagno che si può trarre da una distro è sempre piuttosto limitato.
Eppure SimplyMEPIS è molto amato e rispettato, e ha uno zoccolo duro di fan che lo apprezzano per la sua principale caratteristica: la stabilità. Ora che la versione 8 è finalmente alle porte (siamo alla beta 5), possiamo anche permetterci di analizzarne le caratteristiche senza timori.
La distro è costruita dalle ossa di Debian 5, anch’esso in avanzato stato di beta ma per ora non ancora distribuito. Sebbene MEPIS sia noto per utilizzare componenti affidabili ma un po’ stagionati, la cosa quindi non è del tutto vera! Il kernel è il 2.6.27.5 e si trova una gamma di software decisamente d’avanguardia nell’installazione base: Firefox 3.0.0-3 fa da browser, c’è il nuovo Virtualbox 2.0.4 e la versione di OpenOffice distribuita è la 3.0.
Lo stesso non si può dire dell’ambiente grafico, che di cutting-edge ha veramente poco. Troverete infatti ad accogliervi la versione 3.5.9 di KDE, con il suo look un po’ appassito. Si tratta di una scelta voluta delle sviluppatore, che non apprezza molto la direzione presa con lo sviluppo di KDE 4.0, e ritiene che l’ultima incarnazione del vecchio corso fosse la migliore in termini di “usabilità”. Se desiderate aggiungere software, comunque, avrete l’imbarazzo della scelta: sono disponibili i repositories di Debian Lenny, ed è facilissimo usare anche quei pacchetti assieme a quelli dedicati a MEPIS.
SimplyMEPIS è anche un sistema facile da “portare a spasso”. Infatti offre un’opzione che non ho ancora riscontrato in nessun altra distro (attendo smentite): come accade con Intrepid Ibex e Fedora, è possibile installare il sistema su una chiavetta USB, ma al contrario delle altre distribuzioni MEPIS clona tutto il sistema che state usando e che avete personalizzato per le vostre esigenze, completo di cartella Home. Inoltre, se avete più di un PC a casa, potete scegliere di sincronizzare MEPIS su ciascuno di essi quando sono collegati, scegliendo cosa aggiornare di volta in volta.
Per quel che riguarda le performance generali, impossibile non convenire con la maggioranza degli utenti di questa piccola distro. SimplyMEPIS non è un giocattolo da smanettoni sperimentali, funziona e lo fa con stabilità e tranquillità. Una volta superata la solita fase di installazione (per lo più sbrigata con semplici opzioni da selezionare) il sistema non tormenta più l’utente, e può anche essere affidato ad un totale ignorante informatico. E se c’è qualcosa da cambiare, nessun problema: l’interfaccia di configurazione (divisa in quattro tool di facile accesso) è tra le più semplici ed efficaci in giro.
Insomma, l’impressione è molto positiva, ora aspettiamo una versione finale!
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