Nella tarda serata dello scorso 14 gennaio, uno dei maxi schermi che nel centro di Mosca vengono utilizzati per trasmettere gli spot pubblicitari, per circa due minuti ha trasmesso un filmato in cui un uomo bianco faceva sesso con una donna di colore. L’avvenimento ha creato qualche evidente problema ai numerosi passanti ed automobilisti che si trovavano a passare in quel momento per la strada. Ovviamente il traffico si è completamente bloccato poiché tutti i cittadini si sono immobilizzati a guardare quanto veniva loro mostrato.
Il direttore della società che ha vinto l’appalto per la gestione dello schermo ha immediatamente sospettato che dietro a quanto accaduto ci fosse una violazione del computer utilizzato per il controllo delle trasmissioni. Il sospetto è poi diventato una conferma quando a distanza di un mese la polizia ha terminato le indagini.
Secondo quanto emerso dall’indagine, l’hacker responsabile dell’evento sarebbe un uomo russo di quarant’anni che si è immediatamente dichiarato colpevole ammettendo la sua abitudine nel violare i sistemi informatici semplicemente per mettere alla prova le proprie abilità ed il livello di sicurezza informatica dei più diversi server.
Al fine di camuffare il proprio passaggio, l’uomo è penetrato inizialmente sul sito web di una società prendendone il controllo dell server situato in Cecenia. Ipotizzando l’impossibilità per la polizia di indagare in quel territorio, ha quindi deciso di attaccare il sistema di gestione dello schermo.
Il colpevole ha cercato di difendersi spiegando che l’intento era quello di intrattenere qualche persona, non immaginando certo che il video sarebbe stato visto dalla quasi totalità dei passanti, solitamente poco attenti a quanto mostrato nello schermo gigante.