Si parla spesso del vantaggio che una scuola che si avvale in misura maggiore della tecnologia porterebbe all’intero Paese. Ma la questione è molto più complessa di quanto si pensi, soprattutto considerando il difficile rapporto che i docenti hanno con gli strumenti tecnologici.
Questa relazione complicata tra professori e tecnologia è stata messa in luce da un’interessante indagine di Edu-tech. Sette insegnanti su dieci dichiarano di usare il computer e di navigare su internet per vari scopi. Si dedicano all’uso dei social network, a leggere le notizie, al controllo della posta elettronica. Ma se si guarda alla specifica formazione dei docenti in merito all’uso del computer si rimane sorpresi.
La maggior parte dei docenti infatti afferma di non poter contare su una specifica formazione, ma rivela di aver imparato ad usare la tecnologia dai figli, dal partner o di essere autodidatta. Per quanto riguarda l’uso del pc risulta evidente che soltanto il 21% lo utilizza per preparare le lezioni, mentre la maggior parte dei docenti se ne serve per divertimento.
Il 29% dichiara di usare il web per tenersi aggiornato sulla materia di insegnamento e il 33% rivela di utilizzare le opportunità offerte da internet per confrontarsi con i colleghi. In generale però i professori non sono molto preparati in ambito tecnologico. Molti confondono il notebook con Facebook, pensano che l’hard disk sia un gruppo metal e ritengono che Outlook indichi per i giovani l’essere fuori moda.
Altri intendono download come una radio sul web o un computer che non funziona bene. Occorre fare tanto dunque in termini di formazione se si vuole arrivare ad avere una scuola in grado di sfruttare pienamente le possibilità messe a disposizione dalla tecnologia.