Sono certo che almeno una volta nella vita vi sarà capitato di essere in un posto e di sentirvi a disagio, provare una strana ansia o percepire delle negatività. A volte capita invece di trovarsi in un luogo dove ci sentiamo più produttivi, più energici, più a nostro agio. Molti riconducono questi effetti a fattori climatici e ambientali, altri alla posizione geografica di alcuni edifici, i mistici si divertono ad evocare spiriti da vecchi cimiteri o sanguinose battaglie avvenute proprio lì dove siete seduti ora..
Pejman Nozad e Saeed Amidis, da parte loro, sono invece convinti che le abitazioni come le persone posseggano un karma e da questa teoria hanno creato un business di milioni di dollari. Le loro non sono solo millanterie da saltimbanchi, ma ci sarebbero fior di aziende disposte a comprare i loro immobili e a testimoniare sulla veridicità della loro tesi.
La storia comincia nei primi anni 90 quando la famiglia Amidi, proprietaria di alcuni comunissimi immobili, affiittò i suoi locali ad aziende che in poco tempo avrebbero fatto fortuna nella Silicon Valley. Forti di queste esperienze positive i venditori di tappeti israeliani strinsero una partnership con Pejman Nozad per capitalizzare la loro fortuna.
“noi crediamo nel karma, nell’energia positiva, nelle vibrazioni positive e siamo certi che anche gli edifici abbiano una buona energia”
suole ripetere Mr Amidi
Come molti proprietari d’immobili durante il boom di Internet, la famiglia Amidi chiese la possibilità di investire in alcuni dei suoi affittuari. Uno di questi fu proprio Paypal (!) che, in seguito all’acquisizione da parte di eBay, fruttò ai locatori diversi milioni di dollari. Penserete sia un caso: d’altronde se non ci fossero stati loro ad affittare ci sarebbe stato qualcun altro, magari in un altro posto. Forse. Ma Logitech non sarebbe d’accordo con voi e nemmeno la Danger, produttrice dello smartphone T-Mobile Sidekick: entrambe infatti sono state in affitto da Mr Amidi. Sorpresi? Mettetevi comodi allora. Pare infatti che fu in quello stesso edificio che Google cominciò la sua scalata al potere. In seguito a questa successione di eventi quantomeno bizzarra, Mr Amidi e Mr Nozad hanno battezzato gli uffici di University Avenue a Palo Alto i “palazzi fortunati”.
Ma il progetto dei due curiosi imprenditori non si ferma qui. Nei loro piani c’è la possibilità di riprodurre la magia di quegli edifici su vasta scala.
“La nostra idea è quella di trasmettere il karma buono fino a Sunnyvale”
afferma Mr Amidi.
Sunnyvale ha un nome che è tutto un programma ed è proprio lì, a Sud-Est di Palo Alto, che i due imprenditori hanno creato il Plug and Play Tech Center (fantastico!), un edificio di 150mila piedi quadrati dove affittano spazio e forniscono altre amenità alle più svariate start-up companies. Al momento, infatti, a solo un anno dalla sua apertura, la struttura ospita ben 108 piccole aziende desiderose di crescere.
Il New York Times non è avaro di particolari nel suo articolo raccontando tutte le tappe che hanno visto la scalata della famiglia Amidi: da semplici emigranti venditori di tappeti a ricchi imprenditori immobiliari. Ma l’aneddoto più succoso è quello riferito a Google. Il famoso edificio al civico 165 di University Avenue che vantava così tanti illustri fittavoli tentò anche Big G quando il Gigante di Mountain View era ancora in fasce.
“io dissi scherzando ‘Forse in quell’elenco un giorno ci sarà anche il nome di Google”
afferma Craig Silverstein, (il primo impiegato ad essere stato assunto da Page e Brings).
Quando Google trasferì la sua sede in quell’edificio nel 1999 aveva 6 dipendenti che soffrivano di agorafobia nei grandi uffici della famiglia Amidi. Dopo appena sei mesi lo spazio non era già più sufficiente! Oltre ad una inaspettata fortuna in affari Google fu nello stesso periodo finanziato da due grandi imprenditori della Silicon Valley e di lì a poco firmò anche la sua prima grande partnership con il browser Netscape.
“non sono particolarmente superstizioso, quindi non direi che l’edificio sia fortunato in sé”
afferma Peter Thiel, uno dei fondatori di Paypal.
Secondo Thiel il segreto del palazzo è che si trova semplicemente nel posto giusto (al momento giusto). Come altre persone che hanno lavorato lì ci racconta delle mattonelle in terracotta intorno ad una piccola fontana che è stata per molti un luogo naturale dove socializzare.
“Se dovessi ripartire da zero, conclude Mr Thiel, “tornerei certamente negli spazi di quegli uffici”
PS Scusate, ma approfitto del post per una comunicazione di servizio: AAA cercasi casa in affitto abitata in passato da povero in canna attualmente miliardario 😉
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