Nel pomeriggio di ieri Gizmodo, notissimo blog dell’ambiente tecnologico, ha pubblicato una storia di “una fonte sicura” ma ovviamente anonima. L’argomento è sempre quello, il vero tormentone del 2008: La salute di Steve Jobs starebbe peggiorando.
Certo, con il keynote del Macworld cancellato, ormai questa voce ripetuta fino alla nausea nei mesi passati ha acquistato una vita tutta sua. E gli investitori sono ormai prontissimi a credere a qualsiasi cenno che la possa confermare: prova ne sia che il titolo Apple, rimasto “verde” per tutto il giorno è piombato nei numeri negativi subito dopo la notizia.
Poco importa che persino quelli di Gizmodo vogliano prendere le distanze (“Se anche fosse vero, significa solo che Steve Jobs si vuole ritirare in perfetta aderenza al suo piano per il pensionamento”): il buon Steve ha preso il controllo delle ceneri dell’azienda che ha fondato e l’ha riportata in auge grazie al suo gusto per lo spettacolo, e ora è a lui che tutti guardano.
E forse è proprio da questa identificazione del pubblico e degli investitori tra Apple e Jobs che nasce questo desiderio di tragedia. Con Steve non ci si può accontentare di un semplice pensionamento, deve per forza essere una terribile malattia ad allontanarlo dalle scene. Come minimo.
Sicuramente Apple non sta gestendo bene la cosa, che Steve sia in salute o in malattia (sì, la metafora del matrimonio è tristemente intenzionale, perdonatemi, è il 31 dicembre :D) questo silenzio è dannoso e foriero di pettegolezzi. E’ davvero scoprire il petto in attesa che qualcuno tiri la stoccata. E come dice la CNBC, se davvero stanno nascondendo qualcosa a questo punto siamo andati ben oltre al gioco di specchi, per finire nel regno delle menzogne e della manipolazione del proprio titolo: dei veri e propri reati secondo la legge statunitense.
Su una nota di speranza (e di leggerezza), cito infine il servizio di VentureBeat, che a sua volta riporta un post su FriendFeed di Robert Scoble, noto opinion maker del mondo di Silicon Valley: “Sono a Palo Alto. Mi sono appena preso uno yogurt in un locale che è frequentato in modo regolare da Steve Jobs. Mi hanno detto che era qui un paio di giorni fa e che scoppia di salute”.
Il che, anche se viene da una yogurteria, è tanto affidabile quanto le “gole profonde” innominate di Gizmodo.
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