Febbraio è stato un mese diverso dagli altri per quanto riguarda la guerra dei browser. L’entrata in scena di due prestigiosissime beta, una delle quali rasente a fine mese, ha reso lo scontro decisamente “interessante”.
Sto ovviamente parlando di Internet Explorer 8 e Safari 4, che hanno cambiato le carte in tavola, per quanto leggermente. Il resto del mercato sembra essere vittima di una sorta di stasi, forse dovuta al fatto che di solito febbraio non si misura favorevolmente rispetto ai mesi precedenti, in cui sono gli acquisti delle feste e farla da padroni.
La grande riscossa di Firefox pare avere una battuta d’arresto, e sebbene abbia guadagnato punti percentuale, non si tratta dell’esplosione dei mesi scorsi: parliamo di un passaggio dal 21,75% al 21,96%. Explorer pare andare leggermente meglio del solito, e declina dal 68,18% al 68,17%.
Chrome sale al 1,16% ma è di fatto in stasi, e Opera sale dello 0,02% arrivando allo 0.70%… Tutti aumenti molto lievi, che mangiano il pochissimo terreno concesso da Microsoft. E Safari? Il browser di Apple ha subito una misteriosa caduta, passando dal 7,70% al 7,42%, ma non ci si riesce a spiegare questa fluttuazione.
Lo stupore deriva da due fattori principali: Safari era in continua ascesa nei mesi passati, ed inoltre, come detto precedentemente, ha avuto un lancio di beta che va al di là del semplice successo. Infatti, stando ai numeri solo parzialmente confermati da Apple, parrebbe che nei quattro giorni dal suo lancio, la nuova beta sia stata installata da quasi 11 milioni di persone: l’1,04% del mercato. Certo, un’esplosione inferiore a quella di Chrome, ma val la pena far notare che Safari 4 non è una totale novità, e che comunque il browser di Google è calato di parecchio ed al momento non sta crescendo come potrebbe.
La guerra delle beta è uno degli aspetti più interessanti del mercato attuale. Sebbene Firefox sia la beta più usata, ed anche la più stabile se confrontata al rivale Apple e a IE 8, non ha ricevuto molta pubblicità da parte di Mozilla. Tanto Microsoft quanto Apple sono riuscite a rendere cool nel senso smanettone del termine l’utilizzo delle proprie beta. Per il rivale open source, invece, Firefox 3.1 è solo una versione per gli sviluppatori e i temerari, un sacrificio che alcuni eroi un po’ masochisti si infliggono per il bene comune. La cosa più triste a riguardo ti tutta questa faccenda è che la prossima generazione di Firefox è potente, molto bella e molto piacevole da usare, e sicuramente è il browser in collaudo più vicino alla release.
Eppure, i numeri parlano chiaro: nei 28 giorni di febbraio Internet Explorer 8 beta ha raggiunto l’1,38%, con una crescita davvero rimarchevole. E’ stato abbastanza per salvare l’intera baracca, mettendo una pezza alle perdite continue di utenti che abbandonano IE 7 e 6.
L’appuntamento è al mese prossimo, vedremo cosa ci comunicheranno i dati di mercato di Net Applications!
I commenti sono chiusi.