S’incontrano su Internet e lì decidono di uccidere il primo che passa

japan killerLa cosa che più mi sconvolge di questa notizia non è il reato di per sé, ma la modalità: un barbone, un disoccupato e un giornalaio si incontrano su Internet e lì pianificano un omicidio. Mi resta davvero difficile immaginare il barbone che sfodera il suo notebook e in modalità wifi lancia il suo Messenger e clicca sul contatto “Amico Disoccupato e Psicotico”.

Il Giappone ci ha da tempo abituato alle sue stranezze e stramberie, ma questa notizia di cronaca nera ci coglie un po’ di sorpresa. La storia al limite dell’inverosimile si svolge nella provincia giapponese di Gifu dove una donna trentunenne è stata ritrovata morta ammazzata. La polizia Giapponese non riusciva a venire a capo di questo strano omicidio soprattutto alla luce della modalità efferata con cui Rie Isogai è stata assassinata. Pare infatti che dopo essere stata ammanettata sia stata successivamente massacrata a colpi di martello. L’unico movente, un furto di qualche migliaio di yen (poche decine di euro), sembrava proprio non essere sufficiente, né la donna aveva nemici, anzi conduceva una vita sedentaria e tranquilla accudendo la madre anziana e lavorando come impiegata comunale. Il grattacapo si è risolto improvvisamente domenica scorsa con l’inattesa costituzione e confessione di uno degli assassini. L’uomo, Kenji Kawaishi, un disoccupato senza casa, ha dichiarato di aver contattato via Internet un amico giornalaio e un disoccupato con i quali si è accordato tramite messaggi sulla Rete per “compiere un delitto qualunque”. Detto fatto. Si sono dati appuntamento in una zona della periferica di Nagova (che non si trova in Second Life..) con l’intento di aggredire “il primo che fosse passato” (ma che simpatico passatempo, anche se personalmente preferisco lanciare i sassi dal cavalcavia). Chi sia stato il fortunato passante l’avrete già intuito. Hanno ammanettato Isogai caricandola su di un’auto per poi ucciderla con un martello. Kawaishi ha inoltre aggiunto di essersi costituito per cercare di sfuggire ad una eventuale pena di morte. Movente? Nessuno o se preferite il vuoto.

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