Rupert Murdoch: PayWall si rivela un fiasco

Rupert Murdoch PayWall
Qualche tempo fa Rupert Murdoch, editore, imprenditore e produttore televisivo australiano, ha deciso di bloccare l’accesso Internet alle pagine del The Times e The Sunday Times e di renderle accessibili solo dietro il pagamento di un abbonamento. Tale operazione, battezzata come PayWall, avrebbe consentito ai lettori un accesso ad informazioni più dettagliate. Tuttavia l’intera operazione, come era facilmente prevedibile, ha contribuito ad allontanare progressivamente i lettori verso altre piattaforme di informazione ad accesso gratuito.

Tale tendenza ha provocato un calo nelle settore pubblicitario poiché gli inserzionisti si sono trovati con un numero di lettori assai inferiore. L’operazione avrebbe quindi provocato grosse perdite di denaro. L’agenzia pubblicitaria MEC, con importanti clienti come Lloyds Banking Group, Orange e Chanel, ha deciso di guardare altrove a causa di un crollo dei lettori pari a circa il 90 percento.
 
Tali dati sarebbero stati confermati dalle statistiche della ComScore, che parlano di un calo delle pagine visitate da 29 milioni a 9 milioni in appena un mese. Secondo gli esperti nel settore dell’Information Technology, la forza di Internet è da sempre l’accesso gratuito alle risorse e pertanto il modello più conveniente di editoria è quello di cercare finanziamenti direttamente dalla pubblicità.
 
Tale modello è stato implementato anche da Jimmy Wales, fondatore della tanto apprezzata piattaforma Wikipedia. Vedremo cosa deciderà adesso Rupert Murdoch per il prossimo futuro.

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