Rock band mette il proprio album su BitTorrent ed accusa i pirati

BuckCherry, il sito
Sebbene difficilmente abbiano il coraggio di ammetterlo, i gruppi musicali al giorno d’oggi ottengono una grossa fetta di pubblicità gratuita proprio da coloro che rubano il loro lavoro: stiamo parlando dei pirati ed in particolare il protocollo BitTorrent, con il quale è facilissimo trovare diffusi album di ogni genere e tipo, talvolta anche prima della data di lancio ufficiale.
A giudicare dal numero di utenti collegati agli album rubati di band grandi e piccole, di fatto la promozione generata da questo traffico non è certo da buttare via. Così deve aver pensato il produttore dei Buckcherry, una band hard rock californiana, che ha nascostamente diffuso via torrent il loro ultimo single, per poi lamentarne pubblicamente il “furto” sul sito ufficiale del gruppo (trovate qui una versione nella cache di Google, perchè è stato fatto saggiamente sparire nel frattempo). Insospettiti dai toni da reclame del comunicato stampa, i ragazzi di TorrentFreak, un sito dedicato all’universo P2P, hanno deciso di seguire le tracce del furto. Hanno trovato delle corrispondenze di IP fra uno dei primi seeder del singolo incriminato e un utente di Wikipedia che ha modificato l’articolo sui Buckcherry. Volendo fare una prova, hanno inviato una mail al produttore, ed hanno ottenuto una risposta interessante… Ma non per i contenuti: infatti, la mail era stata inviata da quello stesso IP!
In definitiva, quando c’è una band che si proclama danneggiata da un “leak”, vale la pena meditare bene su chi possa essere stato il “colpevole”.

Categorie P2P

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy