Alcuni ricercatori californiani hanno preso il controllo di un botnet, ovverosia un network di computer compromessi dai malware, e l’hanno mantenuto per circa dieci giorni prima che i cybercriminali che l’avevano creato riuscissero a riprenderlo in mano.
Durante questo lasso di tempo, in ogni caso, gli studiosi sono riusciti a ottenere dati senza precedenti sulle caratteristiche di questo preoccupante organismo informatico generato dai trojan. Il network in quei 10 giorni è riuscito infatti a rubare 70 GB di dati dalle sue vittime, al ritmo di 56000 password all’ora. Il botnet in questione, generato da un malware noto come Torpig, è secondo gli scienziati in grado di rubare milioni di dollari al mese, dato che con questi metodi si insinua in banche, istituti finanziari e siti come PayPal prelevando i fondi degli utenti senza che essi abbiano modo di accorgersene se non quando è troppo tardi.