Rete: in Inghilterra meno download illegale di musica

musicaLa rete fino ad ora è stato uno spazio utilizzato da molti utenti per scaricare illegalmente molti brani musicali secondo una tendenza che le case discografiche, seppure con il lancio di ripetuti allarmi, non sono riusciti a limitare, conseguendo enormi danni.

In Inghilterra un sondaggio svolto per volontà dell’Istituto di osservazione sui nuovi media Music Ally e pubblicato dal quotidiano Guardian ha rivelato che è in diminuzione il numero di ragazzini che scarica musica illegalmente da internet. La percentuale di chi effettua i download illegali è passata dal 42% del Dicembre 2007 al 26% del Gennaio 2009. 
 

Ma tutto ciò non può essere considerato un successo per le case discografiche, infatti la diminuzione della percentuale di chi scarica musica scaricata illegalmente non segna un ritorno all’acquisto dei cd, ma l’affermarsi di una nuova tendenza. Si tratta della tendenza ad ascoltare la musica direttamente dai siti che permettono di ascoltare i brani in streaming, come YouTube e Spotify
 

Il problema della pirateria musicale continua dunque a persistere e per contrastare il fenomeno in Inghilterra sono state rese più dure le sanzioni e in alcuni casi si è arrivati perfino a minacciare di oscurare la connessione ad internet. 
 

Per contrastare veramente il problema della pirateria occorre offrire servizi che possano rispondere in maniera ottimale alle esigenze degli internauti. Lo stesso servizio offerto da Spotify, che aveva l’obiettivo di sviluppare un servizio migliore della pirateria, dando la possibilità di accedere alla musica in modo rapido e gratuito, stenta ad affermarsi nel resto d’Europa.

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