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pzizz

La mancanza di sonno ci può rendere stanchi ed irritabili riducendo drasticamente le nostre performance a casa, a lavoro e paradossalmente anche a letto;). Pzizz (dannato web 2.0!:) promette di ridarvi il sonno perduto e farvi dimenticare i giorni in cui vi alzavate già stanchi. Il software mette a disposizione diversi moduli per esigenze diverse: delle dolci parole e dei suoni soavi vi culleranno in un sonno profondo e ristoratore.

La differenza con altri sistemi di audio relax è la personalizzazione della terapia che si adatta sia al pisolino pomeridiano che al letargo notturno. È possibile infatti scegliere i tempi e i modi del flusso audio creando ogni volta una sequenza unica. Pzizz si basa su un algoritmo matematico che prevede però anche una randomizzazione nell’associazione di suoni, parole e musica in relazione ai tempi. In questo modo non si ascolterà mai due volte uno stesso pezzo, ma sarà sempre un’esperienza nuova che però non mina la formula matematica che sottende il mix. Questo genere di software si basa su una tecnica chiamata “binaural beat generation” che riproduce simultaneamente due diverse frequenze di tono per ogni orecchio. Per esempio, se abbiamo un tono di 400Hz nella cuffia destra e un tono di 410 Hz nella sinistra, si produrrà una differenza di 10 Hz che verrà percepita come un beat, ossia, un singolo impulso non udibile dall’orecchio (che percepisce frequenze che vanno da 20 a 20.000 Hz), ma che produrrà ugualmente degli effetti calmanti e rilassanti sul cervello. Un beat di questo tipo, infatti, non fa altro che simulare le famose onde beta, alpha, theta e delta (che hanno una frequenza inferiore ai 10 Hz) e la mente si adatta allo stimolo indotto adeguando la frequenza delle onde cerebrali.
La base musicale è stata pensata dall’inventore di Pzizz, Matthew Ashenden, e creata dal suo amico Paul O’Duffy, entrambi londinesi. Per la voce ci si è affidati a Michael Breen un esperto di Programmazione Neuro Linguistica (PNL).

Il software disponibile sia per Mac che per Windows ha un costo di 29,95 dollari (ma il sonno non ha prezzo) ed è possibile provare una versione Trial qui. Ma sapendo che le vostre braccine sono un pochino corte mi permetto di consigliarvi due alternative open source, SBaGen e Gnaural (con quest’ultimo ho portato il beat fino a zero provando l’esperienza unica dell’elettroencefalogramma piatto: per un attimo mi sono sentito Homer Simpson:), magari un po’ più grezze, ma anch’esse basate sulla “binaural beat generation” e che dovrebbero sortire lo stesso effetto. Fatemi sapere. Ora vado: dopo tutti questi test mi è venuto un pochino di sonno.. 😉

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