Vale davvero la pena riassumere gli esiti della nuova sfida avvenuta durante il PWN 2 OWN di quest’anno: 5 smartphone contro un numero non specificato di hacker, che nonostante il premio di 10.000 dollari non sono stati capaci di violarne la sicurezza.
I 5 erano esponenti di tutte le “fazioni” principali degli smartphone attualmente in commercio:
- L’immancabile iPhone di Apple.
- Un cellulare con Google Android.
- Un Nokia dotato di Symbian.
- Un BlackBerry.
- E il solito smartphone Windows Mobile.
Come al solito durante i tre giorni della sfida, le linee guida si sono progressivamente rilassate, giorno dopo giorno, lasciando sempre più mano libera ai concorrenti. Ma a nulla è servito: i tentativi di “pwning” sono stati pochi ed indecisi, e i super telefonini ne sono usciti tutti sani e salvi.
E qui sta la chiave di volta di tutto questo successo. Gli smartphone sono un fenomeno nuovo, che si sta diffondendo rapidamente ma che non ha alle spalle una sottocultura di hacking/programmazione/ossessione propria dei normali sistemi operativi.
In effetti, se dobbiamo ascoltare le notizie “indirette” provenienti dal Twitter degli organizzatori, i tentativi di attacco sono stati due, e contro il Nokia e il BlackBerry. Stando al parere degli esperti, i più vulnerabili dovrebbero essere i telefoni Windows Mobile, e i più “blindati” gli iPhone.
Vedremo l’anno prossimo come si sarà evoluta la scena.