In termini di pubblicità il ruolo svolto dalla rete non può più essere sottovalutato. Ciò che acquista molto credito agli occhi degli internauti è costituito soprattutto dal passaparola on line, che tende ad esaltare alcuni prodotti e a screditarne altri.
Ma in fin dei conti non si può essere totalmente sicuri dell’affidabilità di questi messaggi. Infatti spesso si tratta di opinioni fuorvianti, basate su giudizi personali o commissionate appositamente da aziende che intendono darsi visibilità o influire negativamente sulla concorrenza. Da questo punto di vista sembra che le informazioni pubblicitarie rintracciabili on line rappresentino un intrigo da cui è difficile uscire con un quadro mentale oggettivo su un determinato prodotto di cui si è alla ricerca.
Per rimediare a questa situazione occorrono che siano dettate regole ben precise, che valgono per tutti i contesti in cui si stabiliscano sistemi di comunicazione riferiti alla pubblicità. Per questo negli Stati Uniti, dopo quasi trent’anni, la Federal Trade Commission, che svolge un’importante funzione in termini di tutela dei consumatori, ha deciso di rinnovare il regolamento sulla pubblicità.
Questa necessità si è presentata per stabilire nuove regole che riguardino anche i blogger, in modo che le loro opinioni o i loro giudizi non si trasformino in forme di marketing che spesso può rivelarsi ingannatore e privo di fondamento. Chi non si atterrà alle norme stabilite potrà incorrere in sanzioni e denunce. In questo modo si spera che i consumatori potranno essere più tutelati dalle false informazioni che è possibile rintracciare sul web.