Privacy on line: Americani preoccupati

cookiesIl tema della privacy su internet rappresenta una questione scottante, che è destinata a sollevare polemiche e discussioni. Sul web i pericoli per la riservatezza sono tanti e gli internauti, in particolare quelli americani sembrano essere piuttosto preoccupati. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da TRUSTe, che ha coinvolto a questo proposito mille cittadini degli Stati Uniti.

Gli individui che hanno partecipato all’indagine hanno dichiarato nel 90 % dei casi di attribuire molta importanza al problema della riservatezza sulla rete. In maniera particolare gli intervistati hanno espresso la loro preoccupazione per l’utilizzo dei loro dati personali da parte degli inserzionisti, soprattutto relativamente a tutte quelle informazioni che sono in grado di rivelare molto sulle abitudini di navigazione o sugli spazi web maggiormente visitati da ciascun utente. 
 

La maggior parte degli utenti americani si rivela preoccupata per la propria privacy, infatti solo il 28 % del campione di cittadini presi in esame ha dichiarato di essere tranquillo sulle informazioni personali che possono emergere dalla navigazione on line. Il 75 % degli intervistati pensa tra l’altro che la rete non è molto regolata e questo rende più facile l’inganno perpetrato ai danni degli utenti che non hanno molta esperienza per difendersi. 
 

Di contro c’è chi possiede le adeguate conoscenze, per mettere in atto strumenti adeguati, che possono rappresentare dei mezzi di difesa della propria riservatezza su internet. Il 41 % degli intervistati utilizzano browser che sono in grado di cancellare automaticamente i cookies e la cronologia dei siti visti; il 40 % usa software per navigare anonimamente. Secondo la metà dei cittadini intervistati lo Stato dovrebbe occuparsi maggiormente del problema, anche se il 75 % pensa che tocca agli internauti in prima persona cercare di difendersi nel miglior modo possibile.

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