Privacy: il Garante vieta i dati sanitari in rete

privacyIn tema di privacy la tutela dei dati personali rappresenta un punto fondamentale di una questione più ampia che riguarda il rapporto fra riservatezza e internet. A questo proposito il caso più recente è quello che ha avuto come protagonista una dipendente provinciale.

Quest’ultima aveva trovato per caso in alcuni atti della Provincia che si potevano visionare liberamente sul web alcuni dati anagrafici e relativi anche al suo stato di salute. Immediatamente è scattata la sua segnalazione per quella che appariva a tutti gli effetti una violazione della privacy
 

Il Garante della Privacy è intervenuto in maniera diretta nel compiere gli accertamenti del caso, che hanno confermato la violazione. Erano presenti sul web e facilmente rintracciabili sul sito istituzionale, oltre che attraverso il motore di ricerca, due delibere messe a punto dal responsabile delle risorse umane della Provincia, che riportavano i dati anagrafici della dipendente e la valutazione medica relativa alla patologia di cui era affetta. 
 

Il Garante ha ordinato il blocco dei dati, in modo da impedirne l’accesso ai non autorizzati e ha colto l’occasione per ribadire l’impegno e la responsabilità che le amministrazioni locali devono perseguire nel considerare il trattamento dei dati personali e nel portare avanti la loro diffusione su internet. 
 

Da parte del Garante è stato affermato in maniera precisa il principio secondo il quale la pubblicazione dei dati personali e soprattutto sanitari per mezzo del web deve obbedire alla regola della pertinenza e dell’indispensabilità in rapporto agli obiettivi perseguiti dai provvedimenti emessi dalle singole amministrazioni.

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