Il tema della privacy su internet è sempre una questione delicata e di grande interesse e spesso è anche un problema che scatena reazioni e polemiche. Molte proteste per esempio si sono avute in Inghilterra e a Bruxelles contro la tecnologia Phorm che in Inghilterra è legale e propone per gli utenti delle pubblicità appositamente realizzate sulla base delle loro abitudini di navigazione. Un tipo di tecnologia che sfrutta quindi i dati personali degli internauti a scopi prettamente commerciali senza che gli utenti abbiano dato il loro consenso.
A prendere le difese degli utenti della rete è intervenuta Viviane Rading, Commissario europeo per le Telecomunicazioni, che ha esortato la Gran Bretagna ad effettuare opportuni cambiamenti a livello legislativo, per prendere in considerazione la questione della privacy. L’intervento di Viviane Rading è comunque rivolto a tutti gli Stati che fanno parte dell’Unione Europea. Infatti tutti gli Stati membri devono adeguarsi alle regole comuni volte alla tutela della privacy.
Il Commissario europeo per le Telecomunicazioni è intervenuta anche sul suo blog, facendo chiarezza sul fatto che a proposito della riservatezza le leggi europee sono molto chiare e implicano che il trattamento dei dati di un individuo sia sottoposto al suo consenso. Sono tanti gli spazi della rete in cui gli utenti forniscono i loro dati personali senza nemmeno rendersene conto.
Innanzi tutto Viviane Rading ha fatto riferimento a tutti i software che permettono un uso gratuito in cambio di informazioni pubblicitarie rivolte sulla base delle abitudini di navigazione, ma ha parlato anche dei social network, nell’ambito dei quali a dover essere protetti e inaccessibili ai motori di ricerca devono essere soprattutto i profili dei minorenni.