La presunta violazione della privacy da parte di Google ai danni degli utenti del browser Safari, era stata sottolineata qualche settimana fa’ dal Wall Street Journal. Google era stato accusato di spiare la navigazione degli utenti iPhone usando dei cookies. Questi cookies “incriminati” sono stati prontamente rimossi da Google, l’intervento tempestivo del team di ingegneri non ha però risparmiato la società di Mountain View dai controlli delle autorità. Negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, il colosso Web Google è dunque finito sotto investigazione.
Dopo le pesanti accuse di spionaggio ai danni degli utenti iPhone, è sempre lo stesso giornale americano WSJ a riportare la notizia delle indagini sul comportamento di Google. In particolare, le autorità competenti analizzeranno la pratica di Google di servirsi di codici di programmazione per aggirare i blocchi di Safari allo scopo di monitorare le attività degli utenti. Le indagini, che qui in Europa saranno dirette dalla Francia, potrebbero portare ad una pesante causa legale ai danni di Google per violazione della privacy.
Se il motore di ricerca dovesse risultare colpevole, la pena potrebbe arrivare a 16 mila dollari per ogni singola violazione della privacy. Contando che tra le piattaforme iPod Touch, iPad e iPhone gli utenti che usano Safari sono milioni, la sanzione si trasformerebbe in una multa da diversi miliardi. Nonostante le dichiarazioni di piena collaborazione dei dirigenti dell’azienda e la rimozione dei cookies da Safari, le indagini sono ormai in corso e per Google la situazione si fa sempre più difficile.
Non è chiaro se la Federal Trade Commission (FTC) e il Garante della privacy francese (Commissione nazionale sull’informatica e la libertà), indagheranno anche sulle accuse di violazione della privacy degli utenti Internet Explorer formulate da Microsoft. Già lo scorso anno, le autorità francesi avevano multato Google per 100.000 euro per via dei dati delle reti Wi-Fi raccolti dalle auto di Google Street View, e ora, l’azienda torna nuovamente nel mirino delle autorità. Il motto di Google dice: “Don’t be evil“, che l’azienda abbia davvero violato il suo stesso motto?.