Perchè non proteggerci dai virus utilizzando la logica del contagio!?

BugE’ ormai noto che su Internet (così come nella vita reale, ndr) tutto ciò che è virus è male.
Solitamente ciò che porta ad influenzarci o a beccarci qualsiasi tipo di malattia è opera dei virus.
Allo stesso modo succede per i computer; un virus presente in un pc può provocare problemi (più o meno gravi) al corretto funzionamento di quest’ultimo.

Insomma vi è una forte analogia, sappiamo che in entrambi i casi, un’epidemia è in grado di colpire molti soggetti in poche ore, sfruttando il contagio.
Quindi, in ambito informatico, perchè non usare il contagio anche per proteggerci dai virus?
Si, è una domanda accattivante e chissà se potrà avere risposte affermative, fatto sta che Microsoft ha sguinzaiato un gruppo di suoi ricercatori al fine di trovare una risposta al quesito.
Sostanzialmente quello a cui Microsoft sta lavorando è la creazione di un sistema in grado di velocizzare la diffusione delle patch.
Attualmente è utilizzato un sistema centrale da cui gli oltre 300 milioni di utenti che hanno gli aggiornamenti automatici abilitati scaricano i software in grado di tappare le falle che periodicamente si presentano nei propri pc.
La ricerca vuole però andare oltre, in modo da creare una diffusione delle patch, secondo la logica del contagio, che nel gergo informatico equivale a dire (nè più, nè meno, ndr) p2p.
Mi spiego meglio…
Ciò che si vuole fare è sfruttare l’intera rete di computer al fine di condividere una patch nel più breve tempo possibile.
Come spiega Feliciano Intini, esperto di sicurezza Microsoft Italia

l’obiettivo non è creare un meccanismo di diffusione centrale, ma fare concorrere tutti gli utenti alla distribuzione degli aggiornamenti. In questa chiave si riproduce la logica di distribuzione – per velocità e capillarità – dei virus per computer.

Quindi usare lo stesso principio che utilizzano i virus, ma per proteggerci da loro 🙂
E’ risaputo infatti che un utente infetto può, facilmente e in poche ore, allargare l’infezione a tantissime altre macchine.
L’obiettivo di Microsoft, allora è quello di creare una sorta di “contagio benigno” al fine di immunizzare molti computer nel più breve tempo possibile.
Intini aggiunge

Il tutto è ancora alla fase di studio, grazie al lavoro del dipartimento di ricerca di Microsoft. Ma abbiamo ragione di pensare di essere già a buon punto

Geniale no!? 😀

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