Il Pentagono americano ha speso ben 100 milioni di dollari in quella che potrebbe essere definita la bolletta informatica più cara della storia.
La cifra astronomica è stata impiegata nella risposta ai cyber attacchi e nella risoluzione dei problemi di network verificatesi sulle reti militari statunitensi negli ultimi sei mesi. Stando al comando strategico a stelle e strisce, il prezzo reale di questa vera e propria guerra informatica è impossibile da prevedere, dato che il Pentagono si trova a fronteggiare di tutto: guasti, hacker adolescenti, criminali organizzati e persino operazioni informatiche straniere in grande stile. L’assalto è quindi continuo e senza soluzione di continuità. Secondo gli esperti di informatica militari, che sono affamati di fondi, la battaglia finora è stata combattuta con le armi sbagliate: invece di correre ai ripari sarebbero necessari dei potenti investimenti di ricerca e sviluppo, in modo da porre gli Stati Uniti un passo avanti ai propri numerosissimi nemici. La Casa Bianca è pronta a rispondere, in effetti, e l’amministrazione Obama sta preparando un’inchiesta approfondita sulle condizioni attuali e i costi per un vero e proprio “upgrade”, se mi consentite il termine :).