La password di Facebook può essere considerata a tutti gli effetti uno di quegli elementi che costituiscono la riservatezza personale. In nome della sicurezza informatica e della privacy non si può richiedere la password e bisogna stare molto attenti a chi la password stessa viene concessa. Eppure negli ultimi tempi ha destato molte polemiche il fatto che negli Stati Uniti molti datori di lavoro chiedono ai propri dipendenti la password di Facebook.
Fornire la password di Facebook per ottenere un lavoro ormai è diventato quasi un obbligo. Tra l’altro questi casi non vengono perseguiti nemmeno dalla giustizia e quindi si mette in discussione la privacy dei dipendenti, senza che questi abbiano la possibilità di tutelarsi.
Eppure Facebook non ha esitato a stabilire delle nuove regole per la privacy, ma se si è costretti a fornire la password per ottenere un impiego, si corre il rischio di rendere nulli i provvedimenti attuati dal social network di Mark Zuckerberg in termini di riservatezza personale.
Nello specifico possiamo ricordare in questo senso il caso di Kimberly Hester, insegnante statunitense presso la scuola elementare, la quale è stata licenziata per essersi rifiutata di dare la password di Facebook ai propri superiori.
Il tutto si è tramutato in una vera e propria battaglia legale, perché l’insegnante vuole essere reintegrata nel proprio posto di lavoro. L’anno scorso Kimblery Hester aveva pubblicato una foto su Facebook che non era piaciuta ad un genitore.
Quest’ultimo si è lamentato con la scuola e all’insegnante è stata richiesta la password per tre volte, ma lei ha rifiutato categoricamente. Il problema consiste anche nel fatto che non esiste una legge specifica, in base alla quale i datori di lavoro non possono richiedere la password della nota rete sociale.
Inizialmente la vicenda dell’insegnante statunitense è rimasta sotto silenzio, ma adesso, nell’ambito di una polemica che diventa sempre più grande, la sua storia ha cominciato a suscitare l’attenzione dei più.
C’è anche chi si propone di mettere a punto un provvedimento legislativo specifico, per fare in modo che le richieste della password di Facebook da parte dei datori di lavoro siano da considerare illegali.
La questione è molto complicata, anche perché è frutto dei tempi moderni e non ci sono espliciti riferimenti in tal senso che si riferiscono al passato. In ogni caso sicuramente la polemica andrà avanti, come le iniziative per proteggere la privacy degli internauti, un elemento che non può essere affatto sottovalutato.