OverShareMe, un plugin su Chrome per twittare le ricerche di Google

overshareme plugin chrome ricerche google twitterUno dei plugin per Chrome più curiosi è senza dubbio OverShareMe. Si tratta di un’estensione per il browser di Google veramente interessante che ci permette di mettere da parte (fino ad un certo punto) la nostra privacy e di trasformarci in diffusori di informazioni riguardanti le nostre attività di ricerca online. Si tratta di un esperimento ancora all’inizio che sicuramente susciterà pareri di diverso tipo tra gli utenti di internet.

Proprio nel periodo in cui Google ha introdotto la ricerca crittografata anche sul motore di ricerca in versione italiana, questa estensione per Chrome consente esattamente di fare l’opposto.

Grazie a OverShareMe l’utente sarà in grado di twittare automaticamente il contenuto delle ricerche effettuate su Google, però tutto viene effettuato in pieno anonimato.

La procedura è semplice: su Google Chrome si installa l’estensione attraverso il sito ufficiale. Dopo aver attivato il componente aggiuntivo per il browser bisognerà andare in strumenti, opzioni e nella scheda estensioni individuare il plugin. Poi bisognerà cliccare su opzioni in corrispondenza della voce e indicare un nick, un qualsiasi nome, ad esempio “hocercato”.

Da questo momento in poi qualsiasi cosa cerchiamo su Google (l’estensione funziona con la versione americana del motore di ricerca) verrà postata su Twitter all’interno dell’account plzovershareme. La particolarità consiste nel fatto che ogni nostra ricerca sarà accompagnata dall’hashtag corrispondente alla parola da noi scelta in fase di configurazione del plugin.

Ad esempio se abbiamo cercato su Google “casa”, il risultato su Twitter sarà “#hocercato casa”. Tutte le parole da noi cercate saranno raggruppate sotto lo stesso hashtag e in questo modo sarà semplicissimo individuarle.

E la privacy del nostro account di Twitter sarà quindi salva. Tutto questo però non si può dire se installiamo l’estensione su un browser che non è utilizzato da noi e controlliamo a sua insaputa le ricerche effettuate da un’altra persona. In questo caso faremo un uso illegale dell’estensione, oltre che poco corretto moralmente, e di riservato e sicuro resterebbe veramente poco.

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