OS X molto più ricco di vulnerabilità di Windows (almeno sulla carta)

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La ricerca di Larry Dignan, uno degli scrittori di ZDNet, ha certamente irritato un numero infinito di fan Apple. Ha preso le statistiche di Secunia, una nota compagnia di sicurezza informatica (già nominata su Trackback), e comparandole è riuscito a scoprire che le ultime 3 generazioni di OS X hanno un numero di falle di sicurezza incredibilmente superiore a quelle di Vista e XP messi assieme. Io ho un computer Apple da 5 anni, e quindi non sono molto obiettivo, però posso comunque far notare che i numeri cambierebbero decisamente se si facesse una statistica di vulnerabilità utilizzabili (per non dire effettivamente utilizzate) dai creatori di malware :).
Ovviamente, a questo punto, l’argomento che salta sempre fuori è il numero esiguo di Mac rispetto a quello di PC con Windows (e il fatto cioè che non varrebbe la pena di infettare “quattro gatti”). Era un argomento valido 5 anni fa, però. I Mac saranno anche una minoranza, ma una minoranza di milioni e milioni di utenti, e sono sicuro che tengono alla loro sicurezza almeno quanto i fan di Windows.
Per citare i numeri precisi, secondo i dati di Larry Dignan, le vulnerabilità di OS X sono circa 5 volte più numerose di quelle di Windows. Chiaramente, questo dimostra un certo menefreghismo pernicioso da parte di Cupertino nel campo della sicurezza. Questo disinteresse sta venendo utilizzato al meglio (e ripetutamente) da concorrenti e oppositori per spargere quello che i giornalisti americani chiamano FUD (Fear, Uncertainty, Doubt)… E questo delle falle ha l’aria di essere un caso di FUD da manuale.
Ora non posso fare altro che attendere le inevitabili risposte da parte dei blog e siti di informazione del mondo Apple, e ovviamente quelle degli utenti e power user della Meletta, sperando che si riesca a mantenere quel minimo di obiettività necessaria a capire come stanno effettivamente le cose.
Attendetevi puntuali aggiornamenti ;).

Aggiornamento 1: MacNN è il primo a rispondere. Dice che molte di queste falle derivano da “codice condiviso” con il resto del mondo basato su UNIX. Le stesse identiche falle molto spesso vengono alla luce su sistemi imparentati come Linux e Free BSD. Inoltre un buon numero di questi exploit richiede la presenza fisica di chi vuole sfruttarli davanti al Mac in questione.

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