Orbitrunner vi fa giocare con i pianeti

orbitrunner
Questo gioco non ha un’ambientazione che definirei “fantascentifica”, anzi, ha delle ferme radici nella fisica newtoniana. Certo, non è cosa di tutti i giorni muovere un sole con il proprio mouse, ma posso dirvi che dal giorno stesso in cui hanno inventato i computer la gente ha iniziato a programmare giochi che usavano la gravità come tematica.

Orbitrunner è solo una versione più dinamica di quei mille videogame che vi mettono a calcolare le orbite o la gravità generata dai corpi celesti allo scopo di trovare il sentiero giusto attraverso lo schermo. In questo caso, invece di dover calcore ad occhio un percorso, vi troverete a far rotolare i pianeti come un cosmico giocoliere cinese: come detto il vostro mouse controlla un sole, e lo scopo del gioco è di mantenere i pianeti e talvolta persino le loro lune al’interno dello schermo senza farli collidere per un determinato periodo di tempo.
 
All’inizio sembra trattarsi di un’impresa completamente impossibile, ma con il passare dei minuti inizierete a capire qual’è il ritmo e la coordinazione necessaria per salvare il vostro piccolo sistema solare dalla disfatta. Vi assicuro che stabilizzare un pianeta in un’orbita che non lo metta in pericolo è un’impresa non banale, e che questi giganteschi corpi celesti vi appariranno sin da subito viscidi come perfide anguille.
 
Il gioco di per sè è sviluppato molto, molto bene. La grafica è molto soddisfacente, colorata ed animata con grande fluidità, e i pianeti si comportano in modo piuttosto prevedibile, e se perderete sarà per una carenza di intuito, non per un bug. La colonna sonora, ovviamente disattivabile, è piuttosto azzeccata, trattandosi di un brano di pianoforte “stile planetario” o documentario scientifico.
 
Buon divertimento, e state attenti a quelle stramaledette lune, sono davvero irritanti!

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