A me i ragazzi di Opera piacciono davvero un casino. Sono brava gente, un grande team di sviluppatori, che ci ha portato uno dei browser più innovativi sulla faccia della Terra. Ed ora, a quanto pare, vogliono reinventare il web. Siamo pronti?
Normalmente, non sono poi tanto entusiasta quando messo di fronte a dei proclami ad effetto. Reinventare la rete pare un’espressione un po’ banale, stra-usata, insensatamente arrogante. Opera 10 beta, ad esempio, non ha reinventato nulla, è solo la promessa di una fantastica nuova generazione di browser.
C’è qui da essere sinceri e dare una bella pacca sulla spalla al team di Opera, perchè sebbene il proclama suoni esagerato, tutto sommato loro il nostro modo di navigare l’hanno reinventato un paio di volte: come dico sempre, basta pensare al tabbed browsing e allo Speed Dial!
Che cosa ci vogliano proporre il 16 giugno io non lo so e non lo sa nessuno tranne le persone che vivono lì, in Norvegia, all’interno del loro quartier generale… Però un po’ lo possiamo immaginare. Abbiamo:
- Un URL suggestivo:
http://www.opera.com/freedom/
- Un logo con una nuvoletta e un fulmine.
- Una scritta che sta venendo pian piano dipanata nel source code della pagina. Qui quello che c’è al momento:
We start our little story with the invention of the modern day computer.
Over the years, the computers grew in numbers, and the next natural step in the evolution was to connect them together. To share things.
But as these little networks grew, some computers gained more power than the rest and called themselves servers …
E… Basta! Allora, la mia ipotesi è parziale: sicuramente è un servizio di cloud computing. Di che tipo non lo so ancora, ma abbiamo ancora qualche giorno di attesa per poi scoprirlo!