Dopo l’annuncio dato a gennaio durante il CES, oggi il team OpenMoko lancerà il suo nuovo smartphone linux-based, il Neo Freerunner.
Il telefono (si lo so che è riduttivo chiamarlo copsì, ma serve anche per effettuare chiamate :D) si distingue dal suo predecessore non solo per le caratteristiche tecniche, ma anche (e soprattutto) per l’utenza alla quale è destinato: diversamente dal Neo 1973, questo è un oggetto pensato per il grande pubblico.
Ricordo bene quanto fermento avesse suscitato nella comunità il primo “telefoninux” (così come lo ha battezzato Felipe), destinato più che altro agli “smanettoni” (sia hw che sw); questa volta il bacino di utenza è decisamente più largo, per chi non fa parte dell’ambito tecnico saranno sufficienti i vari aggiornamenti che garantiranno il buon funzionamento del prodotto e la correzione dei bug che saranno inevitabilmente presenti.
Per 399 dollari (che, non so perchè in Italia diventeranno 399 euro nonostante il cambio a noi favorevole -.-) ci si potrà portare a casa un simpatico aggeggio tri-band, dotato di processore a 400 MHz, touchscreen da 2,8″ con una risoluzione pari a 480×640 pixel, WiFi, GPS, Bluetooth, due accelerometri 3D, 128 MB di SDRAM e capacità di storage di 256 MB.
Non è tutto oro quello che luccica, uno dei difetti, forse il più grosso, è l’assenza della tecnologia 3G, tra l’altro attualmente comune a diversi “colleghi” (leggi: concorrenti) di questo smartphone; speriamo che in futuro i produttori pensino un po’ di più anche a noi europei 🙂