Si dicono molto preoccupati gli sviluppatori e gli utilizzatori di OpenBSD, il sistema operativo completamente open source e ritenuto da sempre particolarmente valido per l’elevata sicurezza informatica. Secondo quanto riferito infatti da Gregory Perry, ex sviluppatore che in passato ha lavorato per l’ente governativo NETSEC, ormai definitivamente scomparso, una decina di anni fa la Federal Bureau of Investigation ha inserito alcune backdoor all’interno del framework crittografico dell’operating system nato come variante di Unix.
La dichiarazione è stata inserita in un messaggio di posta elettronica diretta a Theo de Raadt, il fondatore del famosissimo OpenBSD. Questi ha poi reso il contenuto di pubblico dominio, invitando tutti coloro che utilizzano quel particolare sistema, o un codice da esso derivato, a controllare se tali affermazioni trovano un effettivo riscontro.
La pratica di inserire delle backdoor nei codici è un’operazione molto familiare per l’FBI, almeno secondo quanto riferito da Perry, il quale ha deciso di parlare solo adesso perché scaduto l’accordo di riservatezza. L’introduzione del codice risale a 10 anni fa, ma nel frattempo le modifiche potrebbero anche averlo eliminato, anche se non è certo.
Fino al 2003 il progetto per lo sviluppo del sistema riceveva dei finanziamenti dalla DARPA, l’agenzia americana che sviluppa tecnologie per utilizzo militare.