Online un manuale per costruirsi il sistema di atterraggio delle missioni Apollo della NASA

Apollo AGC
Avete mai desiderato andare sulla Luna? Penso che chiunque, maschio o femmina, abbia almeno una volta nella vita ambito a provare l’emozione di un lancio nello spazio, e di un atterraggio sulla superficie del nostro brullo satellite. Quando Armstrong e soci ci riuscirono nel 1969 usarono una navetta la cui tecnologia non è poi tanto diversa da quella che useremo quando decideremo di tornare lassù… Tranne per qualche particolare, come ad esempio il computer di bordo.

Sebbene infatti non si possano vantare incredibili progressi nel campo dei materiali e della progettazione aerospaziale negli ultimi quarant’anni, la stessa cosa non si può certo dire di quanto riguardi le scienze informatiche. In effetti il computer che controllava il sistema di atterraggio delle missioni Apollo è così antiquato che un singolo geek è stato in grado di ricostruirne i piani e il software. Il signore in questione non è certo uno scavezzacollo di primo pelo, vale la pena di dirlo: si chiama John Pultorak, ed è un ingegnere 54enne della Lockheed Martin, che ha impiegato 4 anni e 3000 Dollari per assemblare il primitivo computer, un dinosauro che ha fatto la storia dei calcolatori. Fortunatamente per tutti gli ingegneri informatici lì fuori, ha anche fornito al pubblico la documentazione di 1000 pagine per seguirne le orme!
 
AGC DSKYL’Apollo Guidance Computer (AGC) è stato il primo computer dotato di circuiti integrati, andava ad una velocità di 1 Mhz e aveva 4k di RAM. Era capace di compiere 8 operazioni contemporanee (vero multitasking, quello che non riusciva a Windows qualche annetto fa!) e aveva un’interfaccia decisamente poco user friendly: si chiamava DSKY ed era semplicemente una tastiera stile calcolatrice e un display illuminato per i numeri e le lettere (ne vedete un esempio nell’immagine in cima all’articolo e un altro qui accanto). Vale la pena notare che fu subito messo in crisi dai suoi utenti: Buzz Aldrin, il secondo uomo a camminare sulla Luna, decise di lasciare acceso il sistema di guida E il radar per l’allunaggio, cosa che non era stata affatto prevista dagli ingegneri. In effetti, per tutta la delicata operazione di avvicinamento alla superficie lunare, l’AGC continuò a dare allarmi di sovraccarico dati, cosa che suppongo innervosì parecchio gli astronauti, che decisero di atterrare manualmente con solo 30 secondi di carburante rimasto. Mi sembra un panorama piuttosto familiare a chiunque abbia rapporti con un odierno navigatore satellitare :D.
 
In ogni caso trovate nell’articolo di Galaxiki che mi ha fatto da fonte tutta la documentazione, comprensiva di codice sorgente, per costruire il vostro AGC. Ovviamente, tutto è in Inglese!
Buona fortuna, astronauti ;).

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