Mentre (come tutti sappiamo) George W. Bush è stato vittima di una Googlebomb che gli ha rivolto contro tutte le ricerche fatte sui termini “miserable failure”, il nuovo presidente degli Stati Uniti è stato a tempo di record bombardato da un’iniziativa positiva. Fino a poche ore fa, infatti, era possibile trovarlo in cima a Google con i termini “cheerful achievement”. E dire che si pensava che anche il povero Obama avrebbe potuto essere vittima degli effetti residui della “bomba” precedente!
Se vi metteste a cercare ora su Google quelle due parole, trovereste soltanto gli articoli dei blog che ne parlano. Infatti l’algoritmo di protezione di Google è migliorato molto dal 2005, quando il sito della Casa Bianca è stato preso di mira da migliaia di link che implicavano i pessimi risultati di governo del vecchio presidente repubblicano. La minicampagna (iniziata su Twitter) che ha visto ieri come protagonista Obama, invece, lo apostrofava come “gioioso successo” (questa è la traduzione), anche se a dire il vero il nuovo “capo” degli USA non ha fatto ancora molto… Sicuramente una pubblicità migliore di quella toccata a Dubya, c’è da dire.
Ormai è piuttosto dura fregare Google per più di qualche ora, o giorno al massimo, specie perchè pare che favorisca molto i post informativi e tempestivi.