Sicuramente uno tra i più grandi produttori di dispositivi di rete, annuncia un piano di ristrutturazione che prevede numerosi licenziamenti.
La crisi colpisce anche Nokia Siemens Network, tanto da attuare un programma per la cessione di immobili ed il licenziamento di lavoratori operanti in ogni parte del globo. La joint venture tra la nota società finlandese ed il produttore tedesco subirà un taglio della forza lavoro di circa il 10% su un totale di 64.000 unità.
L’obiettivo è una riduzione totale di costi per circa 500 milioni di euro, target per il quale la NSN aggiunge la vendita di proprietà immobiliari, la riduzione delle unità di business interne che passeranno dalle 5 attuali alle 3 future e risparmi economici vari.
La nuova suddivisione di business adottata sarà quindi nelle tre distinte unità per i dispositivi di rete, i servizi di consulting ed Information Technology, ovvero la Business Solutions, e nel segmento Gloabl Services, il quale dovrà gestire i servizi di outsourcing e tutta l’assistenza tecnica.
E’ crisi anche per il settore delle telecomunicazioni poichè, oltre al colosso Nokia, anche Ericsson ed Alcatel hanno annunciato analoghe ristrutturazioni, così come ha fatto Novell, proprietaria dei marchi SUSE Linux Enterprise e NetWare.