Netbook: successo anche per utenza benestante

one laptop for child
Il progetto iniziale che ha dato vita alla realizzazione dei minicomputer si chiamava one laptop for child, nato, grazie alla partecipazione di Nicholas Negroponte con lo scopo di creare un computer da 100 dollari da destinare a tutti i bambini di paesi in via di sviluppo. Tale operazione diede vita alla nascita dei primi netbook, commercializzati inizialmente dalla ASUS con la sigla eeePC ed equipaggiati con sistema operativo open source al fine di contenere i costi. Solo successivamente a Linux venne preferito Windows XP.

Gli attuali netbook invece equipaggiano adesso il nuovo Windows 7, sebbene siano in progetto alcuni mini laptop dotati di sistemi operativi alternativi, come ad esempio quello proposto da Google che verrà equipaggiato del nuovo Chrome OS.
 
Una tale evoluzione ha però contribuito ad abbandonare il costo stabilito inizialmente per ogni dispositivo, rendendo il nuovo mini notebook adatto prevalentemente ad imprenditori e donne di affari piuttosto che ad un’utenza economicamente svantaggiata.
 
Se la lunga durata della batteria e le dimensioni contenute rappresentano il più grande vantaggio, lo schermo piccolo e la scarsa dotazione di hardware rappresentano i difetti più evidenti. Secondo molti esperti si tratta di una tecnologia destinata all’abbandono.

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