I netbook sono sempre più utilizzati e rappresentano un’innovazione in campo informatico. In un futuro prossimo saranno utilizzati anche nell’ambito scolastico a detta del ministro Brunetta, che ha prospettato un tipo di didattica rinnovata ed innovativa. Secondo questo progetto ogni bambino avrà il suo netbook che presenterà un genere di software realizzato appositamente per i più piccoli.
L’occasione di parlare di una prospettiva così innovativa si è presentata in relazione alla diffusione dei risultati della sperimentazione del progetto dal titolo “A scuola con JumPC”, che a partire dallo scorso settembre ha interessato cinque istituti di scuola primaria del Lazio, del Piemonte e della Sicilia. Il netbook JumPC esiste già ed è stato messo a punto da Olidata, che ha collaborato con Intel e la Fondazione Mondo Digitale.
Il protagonista del progetto di sperimentazione è stato proprio JumPC, utilizzato da circa 150 alunni dai sei ai dodici anni e da quindici insegnanti. JumPC è un netbook dalle caratteristiche innovative: è robusto e leggero, è dotato di una tastiera in grado di resistere ai liquidi e ha una serie di programmi che si rivelano molto utili per imparare le nozioni relative alle diverse materie scolastiche.
Il periodo di sperimentazione con JumPC ha dato ottimi risultati, infatti i bambini si sono rivelati capaci di imparare con efficienza i vari programmi e hanno conseguito diversi tipi di abilità con velocità e con un netto miglioramento del loro profitto scolastico. Il ministro Brunetta ha assicurato che l’iniziativa ben presto sarà estesa anche ad altre scuole italiane.