Decisamente più minacciosi della Polizia Postale…
Urge una premessa: forse non tutti lo sanno, qui in Italia, ma in Corea del Sud è in atto un vero e proprio rinascimento cinematografico e televisivo. Il piccolo ma popoloso stato orientale, infatti, ha dato origine negli ultimi anni ad un fenomeno noto come Korean Wave, “l’Ondata Coreana”, un’industria dell’entertainment fra le più grandi in oriente, che ha conquistato tutti i paesi circostanti per la qualità delle proprie produzioni. Sono in particolare da segnalare le loro fiction, che incarnano una visione realistica dei rapporti emotivi e sociali e i valori Confuciani (e quindi familiari) fortemente radicati in quel popolo. Purtroppo questo genere di sceneggiato non è affatto ben visto dal vicino regime di Pyongyang, che fonda il suo potere su un set di valori fortemente divergente… E che è disposto a combattere una spietata guerra asimmetrica alla Korean Wave.
Il popolo Nord Coreano, a differenza dei suoi governanti, apprezza molto il cinema e la TV d’oltre confine, e le sue vicende terra-terra, completamente diverse dalla politica e dalla propaganda a cui sono abituati. E sono disposti a rischiare moltissimo per poterli guardare. Comprano i lettori DVD nei negozi che accettano valuta straniera, e le registrazioni delle fiction vengono fatte passare oltreconfine dalla Cina. I più fortunati ricevono i segnali direttamente delle antenne cinesi, e li possono guardare sul proprio televisore. Sfortunatamente il regime odia a morte tutto ciò che è Sud Coreano, e processa chiunque diffonda e copi questo genere di materiale. E’ giunta voce di almeno due o tre esecuzioni di giovani che si erano macchiati del tradimento di aver piratato soap opera capitaliste. Pare inoltre che le autorità diventino ogni giorno più attente e aggressive nelle loro ricerche. Non si sa se questo metodo violento funzioni o meno. Kang Chul Wan, un membro del direttivo del Comitato per la Democratizzazione della Corea del Nord, sostiene che molti funzionari finiscono per guardare essi stessi le fiction sequestrate, rimanendone conquistati volenti o nolenti. La lotta per la libertà certe volte prende strade davvero strane… Anche quella della pirateria dei media!