Finalmente un provvedimento che forse si doveva prendere già da un po’ di tempo (come dite? Ah, è vero, siamo in Italia… Allora è tutto normale :D): il Garante per la Privacy ha decretato che i gestori telefonici Vodafone, Telecom, Wind e H3G non debbano mantenere alcuna informazione che riguardi la navigazione dei propri utenti, con ovvia esclusione dei dati necessari per la fornitura del servizio e per il calcolo delle tariffe da applicare per l’erogazione dello stesso.
Mauro Paissan, componente del Garante si pronuncia così sulla questione:
“Questi provvedimenti affermano un principio innovativo e importante: va tutelata la riservatezza anche della navigazione in Internet e dell’uso dei motori di ricerca. I gestori telefonici non possono dunque conservare questi dati, nemmeno per ragioni di giustizia. Entro due mesi queste informazioni dovranno ora scomparire. Viene in questo modo riaffermata l’estrema delicatezza delle visite e delle ricerche in Internet”
A questo punto capirete perchè ho inserito questo articolo anche nella categoria sicurezza :D: immaginate che qualche ficcanaso vada a curiosare tra i vostri dati, in particolare le pagine web che avete visitato e/o gli indirizzi ip di destinazione; da lì potrebbe avere un accesso indiretto a tutta una serie di informazioni personali che non credo divulghereste con molto piacere e che potrebbero riguardare non solo voi.
Fortunatamente il Garante ha indagato in questi anni sul rispetto del Codice privacy e delle prescrizioni impartite già nel 2005 in tema di utilizzo dei dati di traffico telefonico ai fini di giustizia, scoprendo diverse irregolarità; in particolare, secondo quanto si legge sul sito del garante per la protezione dei dati personali, questi sono stati i provvedimenti presi nei confronti dei gestori di tlc:
“A Telecom, Vodafone e H3G, è stata imposta la cancellazione di informazioni, illegittimamente conservate, riguardanti i siti Internet visitati dagli utenti. A Vodafone, H3G e Wind è stata impartita l’adozione di specifiche misure tecniche per la messa in sicurezza dei dati personali conservati a fini di giustizia.”
Sono contento che si faccia attenzione a determinati aspetti, perchè diverse volte le compagnie, soprattutto in Italia, approfittano del fatto che la gente non sia molto “ferrata” su certi argomenti (uso un eufemismo); secondo me commettono quelle che sono vere e proprie truffe ai danni di chi non è a conoscenza dei propri diritti e di certi meccanismi che si possono definire quanto meno strani.
Per fortuna c’è chi vigila.