Il peer-to-peer continua ad essere al centro di numerose polemiche che vedono contrapporsi due enormi blocchi che combattono sul rendere o meno legale il diffondersi del processo del file sharing. A seguito di una sentenza emessa lo scorso agosto, il celebre motore di ricerca di file torrent Mininova ha deciso di eliminare dal proprio database ogni riferimento a dati protetti da copyright. A seguito di questa decisione si è riscontrato, nel periodo successivo, un drastico calo degli accessi al sito. Se questo trend dovesse proseguire, il search engine uscirebbe dalla top ten dei torrent più utilizzati.
Il prevedibile risultato conferma che tutto il traffico del p2p, si basa sulla possibilità di condividere illegalmente file protetti dalle leggi sulla proprietà intellettuale. E’ però utile precisare come la chiusura parziale del portale abbia danneggiato anche innumerevoli condivisioni legali.
L’uscita di scena di Mininova non ha però minimamente intaccato la quantità di download globali, poiché gli utenti hanno semplicemente cambiato il proprio torrent finder, come già precedentemente successo per tutti gli oscuramenti di The Pirate Bay.
Sebbene siano diversi gli esperti che prevedono la morte del p2p in favore della diffuzione dello streaming e delle nuove leggi anti pirateria informatica, l’uso di tale tecnologia non sembrerebbe destinato a morire nell’immediato futuro.