Microsoft propone la quarantena dei PC infetti

Scott Charney
Quello della sicurezza informatica è ad oggi uno dei temi più trattati, soprattutto per la salvaguardia delle informazioni personali troppo spesso messe in pericolo. Scott Charney, Microsoft Senior Executive, durante l’International Security Solutions Europe, ovvero l’annuale conferenza di Berlino, ha proposto un nuovo modello di sicurezza che prevede di mettere in quarantena tutti i personal computer sui quali è stata riscontrata un’infezione.

Per impedire la massiccia diffusione delle botnet, uno dei rimedi possibili sarebbe quello di escludere tutti i dispositivi infettati da un qualsiasi malware dal World Wide Web. Per mantenere più sicura la società è quindi necessario che particolari ed innovativi sistemi vengano adottato dai governi, operatori telefonici e più ingenerale da tutto il settore dell’Information Technology.
 
Oggi, antivirus, firewall ed aggiornamenti non sono più sufficienti ad arginare il problema del PC-zombie, principale piaga per la società di Steve Ballmer. Questi dispositivi sono infatti i veicoli per la distribuzione di spam, adware, spyware nonchè centri nevralgici per lanciare attacchi di tipo Denial of Service.
 
La proposta non è però stata condivisa da tutti i dipendenti della società dei Windows e sono diverse le reazioni. Tuttavia in questo modo gli utenti sarebbero costretti a prendere provvedimenti contro le innumerevoli minacce che troppo spesso si sottovalutano.

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