Credo che l’ultima applicazione social che Microsoft abbia mai fatto (e che abbia mai avuto un discreto successo) sia stato MSN Messenger, ma questo non l’ha certo fermata dallo sponsorizzare un nuovo progetto che ha caratteristiche che mi appaiono francamente “Googliane”.
Si tratta di un social network/applicazione/mashup chiamato Vine, ed è una bestia molto complicata. Il suo scopo è quello di collegare tra di loro le persone collocate su un territorio ben definito, che fanno insomma già parte di una comunità stabilita: parenti, scuole, squadre di calcio, parrocchie. Sotto un’unica interfaccia Vine raduna strumenti di comunicazione differenti: geo tagging, instant messaging, calendario, email. Con il passare del tempo, poi, sarà anche possibile leggere i cambiamenti di stato di Facebook e Twitter, man mano che vengono integrati sulla piattaforma, e già dall’inizio Vine segnalerà tutte le notizie locali, sia quelle tratte dai giornali, dai centri della protezione civile, del traffico oppure dai “citizen journalist”, altri utenti di Vine che lasciano un rapporto pubblico su una qualche nuova “situazione” verificatasi.
A questo punto, forse, diventerà chiara la motivazione che ha spinto alla creazione di Vine, ora che ne ho spiegato le feature principali: questo servizio nasce esplicitamente come mezzo di comunicazione durante le crisi. Ispirato dalla tragedia dell’uragano Katrina, Vine dovrebbe essere un metodo per tenere unite le famiglie, per diramare allarmi, per polizia, vigili del fuoco e mezzi di soccorso. Finchè Internet, anche in dial-up, o le reti mobili funzionano, Vine servirà per comunicare e scoprire cosa succede nelle nostre immediate vicinanze. Se usato assieme ai ricevitori satellitari, poi, permetterà anche di capire dove sono esattamente i nostri cari che ne sono dotati.
Questo software, insomma, ha un’aria molto atipica per Microsoft, e sta venendo sviluppato in modo semi indipendente, pur avendo accesso alle tecnologie del gigante di Redmond. In questi giorni inizierà la fase di collaudo, in cui verranno coinvolti 10.000 abitanti di Seattle e le forze dell’ordine.