Attraverso un comunicato ufficiale la società di Steve Ballmer ha annunciato che circa la metà delle attuali installazioni di Windows 7 sono a 64 bit e che ben presto potrebbero misurare le versioni a 32 bit. Grazie al nuovo sistema operativo è quindi possibile utilizzare le potenzialità offerte dai nuovi processori Amd ed Intel cominciando anche ad apprezzare le performance complessive del sistema. Secondo quanto sostenuto adgli sviluppatori della Microsoft tale migrazione è dovuta principalmente a tre importanti fattori.
In primis il netto abbassamento del prezzo delle DRAM che hanno quindi consentito una presenza maggiore di memoria RAM all’interno dei personal computer. Anche il basso costo dei microprocessori di ultima generazione ha contribuito ad una rapida diffusione di computer a 64 bit, sia nelle versioni Desktop che nei laptop ed a breve possibilmente anche nei netbook.
Infine fondamentale risulta la disponibilità di driver ed applicazioni a 64 bit che hanno spinto l’utente ad aggiornare facilmente il proprio hardware senza incontrare i problemi di incompatibilità riscontrati durante il primo periodo. Il principale vantaggio è innanzitutto quello di poter gestire una quantità di memoria superiore ai 4GB, oggi non sempre sufficienti.
A questo si aggiunge anche una migliore sicurezza informatica grazie all’introduzione di sistemi come Address Space Layout Randomization e Data Execution Prevention.