Microsoft non sembrava interessata al mercato dei mini-portatili ultra-economici, come l’OLPC e l’Asus Eee PC, ma pare aver cambiato idea: ora l’utilizzo di Linux su queste piattaforme viene considerato una minaccia allo strapotere di Windows, e Redmond vuole distribuire XP Home a 32 Dollari (28 nei paesi in via di sviluppo) per l’utilizzo esclusivo su queste macchine.
Non dovrebbe stupire un simile accanimento contro l’open source, un concorrente gratuito davvero temibile se utilizzato su computer di potenza modesta, ma forse non altrettanto attraente per l’utente medio, se messo di fronte ad un XP a prezzo di saldo.
L’affare, contrattato in segreto con i grandi assemblatori di PC, contiene anche una clausola molto discutibile: si parla di limitare la potenza di questi piccoli laptop, che altrimenti minaccerebbero i cugini più performanti e minerebbero la diffusione di Vista. Si imporranno, ad esempio, schermi da 10.2”, 1GB di RAM e CPU ferme ad 1 GHz.
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