Microsoft era stata accusata dalla Commissione europea per il suo aver legato strettamente Internet Explorer a Windows. In questo modo secondo la commissione europea i concorrenti vengono ostacolati da quella che appare una scelta unilaterale.
Non solo i concorrenti subiscono le conseguenze della decisione di Microsoft, ma anche i consumatori sono costretti a limitare le loro scelte. A risentirne è di sicuro l’innovazione, ma fino ad ora la società di Redmond si era rifiutata di rilasciare le informazioni necessarie affinché anche le altre aziende potessero elaborare programmi compatibili con i prodotti Microsoft.
La situazione che aveva reso contrastanti le ragioni addotte da Microsoft e quelle portate avanti dalla Commissione europea sembra essersi appianata. Infatti la società di Redmond ha acconsentito al fatto che gli utenti di Windows possano servirsi anche di altri browser per navigare in rete.
Gli utenti potranno scegliere in tutta libertà di installare un altro browser. Microsoft non si è limitata a rilasciare solo queste dichiarazioni, ma ha affermato anche la sua disponibilità a fornire informazioni relative alla compatibilità di Windows con applicazioni messe a punto da società concorrenti.
Si è risolta così una questione per la quale Microsoft aveva ricevuto multe per 1,68 miliardi di euro. Con la proposta avanzata da Microsoft Windows 7 avrà incluso Internet Explorer, ma l’utente potrà scegliere utilizzando un menu se usare altri browser. Inoltre i produttori di computer avranno la possibilità di dare la precedenza a browser differenti da Internet Explorer.
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