Tempo di acquisizioni, dopo Facebook che compra instagram è tempo per Microsoft di chiudere una vecchia partita, iniziata negli anni 90. Con l’acquisto da parte della società di Redmond di 800 brevetti e Netscape, Microsoft fagocita l’antico rivale, ormai non più pericoloso versando poco più di un miliardo di dollari nella casse del gruppo AOL (American On Line) con ricca soddisfazione degli azionisti. In realtà Microsoft ha acquistato oltre 800 invenzioni e diritti di licenza su circa 300 brevetti che rimangono tuttavia di proprietà di AOL.
1,06 Miliardi di dollari, per essere precisi sull’ammontare dell’operazione che porta nel portafoglio brevetti di Microsoft un nuovo cospicuo bottino di “proprietà intellettuale”, portafoglio che tuttavia non stava male, ma evidenzia una strategia comune a molte grandi aziende (soprattutto del settore ICT) volta soprattutto a proteggersi da cause su violazione di brevetti o presunti tali. Sebbene si tratti di una operazione tutta da interpretare è evidente che a dimensione ed il peso “dell’assegno” staccato da Microsoft evidenzia una strategia d’attacco dopo lunghi anni passati sulla difensiva.
Netscape era oramai da tempo diventata leggenda, un ricordo sebbene dalle sue ceneri sia poi emerso Firefox, ma il suo cuore non ha mai cessato di battere: il browser che ha dato il via alla navigazione sul Web ha infatti lasciato nella cassaforte AOL preziosissimi brevetti, che a fronte dell’operazione Microsoft hanno fatto alzare il valore delle azioni di oltre il 40%, incremento che rimpinguerà i dividendi degli azionisti, che guardano Redmond e ringraziano sentitamente.
A ben guardare Netscape sarebbe soltanto una parte di un accordo ben più ampio, un portfolio di prodotti molto ampio, che va dagli instant messenger ai calendari, dalla pianificazione online dei viaggi ai motori di ricerca. A tutto ciò AOL aggiunge la vendita di una divisione del gruppo “in perdita“, Netscape appunto, una pietra preziosa che AOL conservava nella propria cassaforte e che ora ha deciso di giocarsi per dare ossigeno ai conti del gruppo quando massima è la possibilità di monetizzarne il valore.
I nuovi brevetti acquistati da Microsoft confluiranno in qualche nuovo prodotto o servizio che il gruppo ha in mente di lanciare? Difficile rispondere a questa domanda, di certo, come già detto, avere diritti su brevetti o licenze di utilizzo degli stessi è già una sicurezza, dall’altra parte ci potrebbero essere utilizzi degli stessi, spendere un miliardo di dollari per tenere idee in cassaforte non sembra essere lungimirante; forse Explorer beneficerà dell’arrivo di Netscape, forse sul nuovo Windows 8 rivedremo qualcosa che ci farà ricordare gli albori del web, forse appunto, intanto aspettiamo.