Windows Live Messenger è un programma utilizzato da numerosi utenti, che trovano nelle sua facilità d’uso e nella semplicità del suo funzionamento un motivo in più per servirsene. Per la sua intuitività è molto utilizzato soprattutto dai ragazzi.
Proprio due ragazzi minorenni sono i protagonisti di una vicenda che sembra avere dell’incredibile e che fa riflettere sul problema della protezione delle password e su quello diffuso del furto di identità. Un minorenne siciliano, di cui non è stata resa nota l’identità, è riuscito a cambiare la password di Messenger di un coetaneo e poi ha chiesto un riscatto di 150 euro per restituire l’account al proprietario.
La questione sulla riservatezza della password utilizzata per accedere alla posta elettronica, ai social network o ai servizi di instant messaging rappresenta un problema ampiamente dibattuto e che viene alla ribalta soprattutto quando riguarda personaggi famosi. Ma di certo non è meno grave quando riguarda persone comuni.
Rubare una password consente di appropriarsi di una identità di cui non si è legittimi proprietari e costituisce uno strumento pericoloso nelle mani di chi lo utilizza, vista l’importanza che assume per gli internauti la propria identità virtuale. Oltre che un problema che coinvolge la legge e le relative pene è soprattutto una questione che riguarda il corretto comportamento da tenere sul web, di cui prima o poi qualcuno deve farsi carico anche a livello educativo.
Internet è entrato ormai a far parte del nostro sistema di vita, per cui il suo corretto utilizzo costituisce un problema che ha dei risvolti sociali che non possono essere trascurati.