Messenger: bloccato da Microsoft per alcuni Paesi

messengerMolti internauti nel mondo usano Messenger per tenersi in contatto con i loro amici, per alcuni quello offerto da Messenger è diventato un servizio davvero indispensabile o una vera e propria mania.

Le vicende che riguardano internet e i suoi servizi ormai non rimangono isolati in un contesto completamente alieno dal mondo reale, ma si intrecciano strettamente ad esso. Messenger infatti ultimamente è stato oggetto di un fatto che accomuna il web con la politica e l’economia degli Stati Uniti. Microsoft ha deciso di bloccare l’accesso a Messenger per quegli utenti che appartengono ad alcuni Paesi che non godono di particolari buoni rapporti con gli Stati Uniti. 
 

Gli internauti di Cuba, Siria, Iran, Sudan e Corea del Nord da qualche tempo, quando provano ad accedere a Messenger, si ritrovano sullo schermo del loro computer un messaggio che farebbe pensare a degli inconvenienti tecnici. Invece si tratta di un vero e proprio piano di divieto rivolto a quegli Stati che hanno subito sanzioni da parte degli Stati Uniti. 
 

Si tratterebbe quindi di una questione che riguarda i rapporti internazionali fra gli Stati, a dimostrazione di quanto peso stia assumendo la rete anche nelle situazioni che esulano dal suo diretto campo di influenza. Internet è diventato ormai un mezzo fondamentale e la sua privazione può costituire un fatto che non passa certo inosservato. 
 

Molti dubbi sorgono invece riguardo al diritto che una società ha di impedire l’utilizzo di un programma ad alcuni utenti solo per il fatto di vivere in determinati Paesi. D’altronde poter usufruire delle risorse del web è una possibilità che dovrebbe essere aperta a tutti se non si vuole correre il rischio di cadere in una vera e propria privazione della libertà personale.

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